Ciao aMici
sono appena tornato dalla Settima Lezione di Cabaret...
Anche per questa Lezione è venuto a seguirci e a darci una mano il
mimo Vito,
grande personaggio! La serata si articola tra esercizi e la
presentazione del mio Libro "Ho Visto" a tutti i presenti, è stato
il tormentone della serata. In un angolo della stanza, sopra un
tavolino ho esposto una decina di libri con il cd allegato. Alla
fine sono riuscito a venderne 2... Ringrazio Alberto e Massimo, due
veri estimatori, due persone che ne capiscono Tanto Così!! Almeno!
La
lezione si è snodata tra: una prima parte di mimica, con i soliti
esercizi del muro, della corda, della valigia e altri nuovi.... e
una con Rino dedicata più al linguaggio... Mentre ci Muovevamo nella
stanza abbiamo rivisto i 6 livelli d'energia... Dicono dalla regia
che sono solo 6 e non 7 come avevo scritto una settimana fa, quindi
mi scuso con tutti... i livelli partono dal numero 1 fino al massimo
di 6. Successivamente abbiamo visto i 5 livelli (spero che siano
giusti) di intensità quando si incontra una persona, nel bene o nel
male.... Da un inizio di soli sguardi fugaci, fino ad arrivare
all'estrema reazione ed emozione... Immensa Felicità quando si è
contenti e sovrastante ira quando si è incazzati neri....
Abbiamo provato tutti
a fare questi esercizi seguiti poi da degli esercizi vocali,
costituiti dall'emissione di suoni diaframmatici. Dopo degli
esercizi singolari siamo passati a quelli in gruppo... A Turno si
dovevano emettere dei suoni senza senso e il resto del gruppo doveva
ripeterli perfettamente allo stesso modo. L'ultima fase della serata
l'abbiamo passata sul palco. Prima abbiamo terminato l'esercizio di
martedì scorso, quello dell'equivoco tra due persone che non si
conoscono e poi ne abbiamo fatto uno nuovo differente solo perchè
entrambi gli attori dovevano sapere perfettamente quale persona
fossero e quale persona dovevano incontrare sul palco... Un bell'esercizio!
Io ho dovuto farli tutti e
due. Il primo assieme a Simone dove io mi immaginavo dentro ad una
cella di un carcere. Bella sensazione! Ero entrato bene nella parte
tanto da urlare come un pazzo sul palco per far capire che io non
avevo fatto nulla per finire tra le sbarre.... La seconda
improvvisazione sul palco l'ho fatta con Giovanni dopo 2 tentativi
andati in fumo... Alla fine ho recitato senza sapere chi fossi... e
va bè... non è venuto male... Il resto della ciurma è stato
perfetto, o quasi... Questa volta mi ha colpito parecchio Alberto e
Massimo...
Frasi da ricordare: "Sei il
mio papà?", "Giovanna e Ugo" e se me ne vengono altre le segno... eh
eh
E anche per
oggi il teatro è stato recensito....
Oggi
girando in rete ho trovato questa pagina molto carina che ho deciso
di farvi leggere
linkata la trovate qui:
http://www.drzap.it/O_Erfonsinghelberg.htm
Omaggio a Erfonsinghelberg,
nickname di un noto frequentatore di newsgroups umoristici (it.hobby.umorismo)
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A
lezione di anatomia si doveva parlare di pene, ma il
prof. non ha toccato l'argomento.
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Ho
regalato alla mia ragazza una calcolatrice rotta. Il
bigliettino diceva: è il pensiero che conta.
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La
storia insegna. La geografia poster.
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Ieri hanno trasmesso un film con Rocco Siffredi, ma
non si sono visti tutti i 30 cm, perchè il film era
tagliato.
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Franco: "Ho comprato un abito nuovo". Roberto: "Ah,
davvero? E' di uno stilista famoso?". Franco: "L'ho
preso di Etro". Roberto: "Pervertito!".
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Nel
mio ufficio non scoreggia nessuno! Dei miei
colleghi, intendo.
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Altro che mela della Val di Non, mela della Val
Venosta, Mela Melinda. A me piace la mela Dai.
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Dallo psichiatra: "Mi dica che ce la farà!". "... ce
la farò...". "Più forte!". "CE LA FARO'!". "Con
convinzione: mi dica che vincerà!". "...
vincerò...". "Più forte! Ma insomma! Lei deve avere
più fiducia in se stesso! Che lavoro fa?". "Gioco
nell'Inter". "... capisco...".
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Ho
imparato il nuovo stile a fatica, ma ce l'ho fatta.
Ora so nuotare ad orso.
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Ieri ho fatto la notte in bianco... oggi la farò al
sugo!
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E'
vero che la lunghezza del pene dipende da ciò che
sta davanti? E che la larghezza dell'ano dipende da
ciò che sta dietro?
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Quesito medico: Vorrei sapere come eliminare i gas
intestinali in eccesso.
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Altro che caldo... qui a Venezia piove a dirotto: ci
sono tutte le strade piene d'acqua.
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Cosa dice un boss mafioso al figlioletto che ha la
sciolta? FALLA FUORI!
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A
New York nessuno va in macchina: c'è troppo
traffico!
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Conosco un cieco che fa l'attore. Si immedesima
talmente nelle parti che deve interpretare che nei
film ci vede!
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Mi
gira attorno. Mi ha anche punto. Ma non riesco ad
ammazzarla. Non posso. Dopotutto, è sangue del mio
sangue.
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Sono andato al mare: c'era il sole, ma il tempo era
bello lo stesso; ho telefonato a Sbrnz e siamo
arrivati in spiaggia col solleone ma non ne ho visti
nemmeno un paio. Mettersi il costume è stata la cosa
più imbarazzante: era pieno di gente e io l'avevo
portato in spiaggia senza dir niente a nessuno. Il
mio era un costume da Zorro e quando una vecchia mi
guardò stupefatta (era fatta di stupefacenti), non
poté che dire: 'era dal '38 che non vedevo una cosa
del genere... no, aspetta... mio fratello si è
sposato nel '61, o era nel '54?' Le dissi di
piantarla e lei si mise a scavare per farlo. Poi
decisi di immergermi e misi la maschera... scelsi
quella di Paperoga, ma poi non andai per seguire una
discussione del mio vicino di ombrellone che parlava
della legge di gravità: a seconda di quanto uno era
grave doveva leggere. Le pene erano leggere, ma non
se ne accorgeva nessuno, né qualcuno lo notava. Fu a
causa dello sterlocco se dovemmo rientrare tutti in
fretta e infuria: alla TV avevano promesso di
spiegare cos'era.
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Il
mio capo mi dà pensieri.
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Un
pomodorino al papà: "E' vero che i bambini nascono
sotto i cavoli?". "No, tesoro, li porta la cicoria".
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Quando esco con una donna, mi comporto sempre da
cavaliere, io. Per esempio, quando le verso da bere,
dico sempre: mi consenta!
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Mia moglie m'ha regalato un orologio
per il mio compleanno. "Ma costa troppo!" le ho
detto. "Vero, ma va più veloce degli altri!". IHU
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Mi
piacerebbe molto lavorare in un posto affollato, con
tanta gente ma poca confusione, a contatto colla
natura, fiori, terra e clienti che sanno stare al
proprio posto, quindi ho fatto domanda di lavorare
come cimiter man: il lavoro è semplice come una
palla di plastica: devi stare attento ai morti che
devi dargli da bere sennò muoiono. Poi metti che uno
arrivi lì e mi chieda dove è defunto il suo morto
preferito, tu devi saperglielo dire: devi tenere
tutto in ordine, chè non puoi non sapere dove è un
morto. L'altro giorno è venuto l'impresario con un
uccello posato sulla spalla, col becco tutto giallo
e minuto.
"Che bel becchino", ho detto, e l'altro: "Che fa,
insinua?"
Allora io mi frammentai e poi mi ricomposi: "Dov'è
la salma", chiesi.
"Là, morta", e indicommi il caro funebre.
"Beh, la porti qui che la piantiamo: magari fa le
noci di cocco, poi".
"Guardi che è una salma, no una palma".
Io, irretito, "Lo so, mica l'ho confusa colla
salma rosa". Il pompe funereo se ne andò a prendere
il morto e lo trasse dal caro funebre. Nel frattempo
ne vide uno piantato di fresco e mi chiese: "Come
morse?", tanto per fare due parole e io, tanto per
disfarne quattro:
"E' morto a morsi"
"Morsi?"
"No, lei non morve"
"Lei chi?".
Sbuffando mi misi ad osservare la bara che era
marrone scuro e sembrava una bara di cioccolato,
solo che non era vero perchè non era di cioccolato.
Aprii la cassa e ne guardai incuriosito il cassiere
che ne era contenuto.
"Come è morta?", chiesi io stavolta.
"Pare abbia smesso di batterle il cuore".
Annuii, "Oppure?"
"Oppure è morta in un incidente aereo dovuto
all'abbassamento improvviso di quota non rapportato
ad un altrettanto significativo allontanamento nello
spazio di Madre Terra".
Le presi la mano ma poi decisi che non me ne sarei
fatto nulla quindi la posai: doveva trattarsi della
famosa mano morta, quella con cui si batte alla
porta.
"Bella donna", dissi sistemandomi la cravatta.
"Grazie, anche lei non scherza", e si riordinò i
capelli.
"Intendevo il cadavere", sbuffai.
"Anch'io" ed esausto se ne andò a prendere una
pala per scavarsi la fossa. La terra era dura come
il burro appena tolto dal frigorifero, ma nessuno ci
credeva. Dopo tre o quattro scavate ammirai che il
becchino si era fermato e ammisi che se non avesse
avuto la pala non sarebbe potuto rimanere impalato.
"Perchè non mi aiuta?", domandò, ma la domanda
cadde nel vuoto e morì: altro lavoro da fare per un
tombarolo come me; allora cedetti e lo ausiliai nel
lavoro di escavazione. Fu un buon lavoro, ma prima
che se ne andasse il beccafico chiesemi: "Come mai
esce acqua da quella piccola tomba?". "Perchè è un
tombino, appunto", risposi e se ne andò.
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Coi
tempi che corrono... meglio comprarsi la moto.
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Quando chiesero di dire in due parole se sarebbe
andato a ritirare il nobel, Sakharov rispose: "Io
Andrei".
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Sono andato in un locale con un
amico. Io ho preso una fiorentina, lui una milanese.
Abbiamo pagato alla romana.
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Un
tizio sta davanti allo specchio e si rimira da ore.
Arriva la moglie: "Allora? Sei andato dal dottore?".
"Sì, mi ha detto di riguardarmi".
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Superman vola tra i grattacieli. Spiderman, zompa
tra i grattacieli. Musulman, passa attraverso i
grattacieli.
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Perchè il caffè è perplesso? Perchè è estorrefatto.
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"Sei troppo arrendevole! Mettici più grinta!". "Hai
ragione...".
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Quando il primo bambino rise,
la sua risata si infranse in mille e mille piccoli pezzi,
che si dispersero scintillando per tutto il mondo:
così nacquero le fate.
(da "Peter Pan" di James M. Barrie)
Ed ora alcuni appuntamenti da
non perdere...
Lo Spettacolo di ALAN
MAGNETTI
Altra
Data da segnalare:
In allegato i primi sintomi
della legge antifumo nei locali pubblici...
La gente una volta fuori
all'aperto si riduce così...
vedi allegato jpg
by iVaN PiOmBiNo
ore 01:06
19-01-2005
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